La BBC ha raccolto le testimonianze dei civili ucraini a Kherson: rivelazioni sconvolgenti.
Atroci testimonianze raccontano quello che i soldati russi hanno fatto ai civili di Kherson nella loro occupazione. Ora la regione è sotto il controllo russo. La BBC ha raccolto le testimonianze dei civili che hanno raccontato le tremende torture inflitte dai russi.
Tra le varie testimonianze, un racconto di un ragazzo Olexander Guz alla BBC. “Mi hanno messo un sacchetto in testa, dicendomi che non mi sarebbero rimasti nemmeno i reni” dice Guz. La sua colpa era l’opposizione alla dittatura russa. Lui e sua moglie hanno anche preso parte a manifestazioni filoucraine e cercato di impedire l’avanzamento nel loro villaggio delle truppe russe. “Mi hanno legato una corda intorno al collo e un’altra intorno ai miei polsi, mentre mi interrogavano“, prosegue il racconto. Quando non rispondevo, mi picchiavano tra le gambe. Quando sono caduto, ho iniziato a soffocare”.
A subire altre sorti simili molti altri come lui e anche giornalisti. Oleg Baturin, giornalista indipendente è stato rapito e imprigionato per oltre una settimana dove sentiva altre persone venire torturate dai russi. Inoltre, racconta di aver assistito alla finta esecuzione di un ragazzo. Da questa detenzione ne è uscito con quattro costole rotte a causa dei colpi “alla schiena, alle costole e alle gambe” con “il calcio di una mitragliatrice”.
Le sconvolgenti parole del medico di Kherson
La BBC ha raccolto la testimonianza anche di un medico dell’ospedale di Kherson. Questo ha detto di aver visto segni di folgorazione, tracce di corde e segni di strangolamento sul collo, oltre a ustioni su piedi e mani. Ha detto di aver visitato un paziente picchiato con un tubo pieno di sabbia. “Ho visto segni di ustione sui genitali, una ferita da arma da fuoco alla testa di una ragazza che è stata violentata e ustioni dovute a un ferro da stiro sulla schiena e sullo stomaco di un paziente“, ha detto il medico.
Le testimonianze raccolte dalla BBC sono state confermate anche da Human Rights Watch come riferisce Belkis Willie. “La preoccupazione è che le forze russe, nelle aree che stanno occupando, continuino in una certa misura a terrorizzare la popolazione civile locale e ad usare pratiche abusive come la detenzione arbitraria, la scomparsa forzata e la tortura. Stiamo esaminando potenziali crimini di guerra”, ha dichiarato.